Il Faro di Capo d’Orlando è da sempre un punto di riferimento per i pescatori della costa e il simbolo del paese insieme al Monte della Madonna.

Coma risulta da atti ufficiali, la sua costruzione risale ai primissimi anni del 1900, quando il villaggio contava circa 1.000 abitanti.

Difatti, dallo stralcio della carta topografica redatta il 26 maggio 1883,  non è visibile nessun segno che faccia pensare alla presenza di un faro.

L’esigenza della sua costruzione  nasce sicuramente dalle accresciute attività marittime e marinare  sviluppatesi sulla costa orlandina alla fine del 1800, quando il borgo divenne lo scalo commerciale dei paesi collinari e montani dell’ entroterra, che qui convogliavano i loro prodotti agricoli, e delle numerose attività commerciali, artigiane e industriali che erano nate nel frattempo sul territorio di Capo d’Orlando.

Progettato dai tecnici del Genio Civile ed attivato nel 1904 è costituito da una torre a pianta quadrata di colore rosa addossata ad un edificio, a pianta pressoché quadrata e ad impianto simmetrico, ad un solo livello, di colore giallo chiaro.

La torre posizionata sulla facciata prospiciente il mare si trova in corrispondenza dell’asse di simmetria trasversale dell’ edificio, ma al secondo livello si restringe ed assume una configurazione prismatica a pianta ottagonale delimitata da un altro cornicione merlato. E’ percorsa internamente da una scala a chiocciola che consente l’accesso alla lanterna. Le superfici esterne dell’edificio e della torre presentano spigoli, cornici ed elementi di decoro formale in rilievo e di colore grigio, mentre una finta trifora al secondo livello della torretta aggiunge riferimenti allo stile neo-gotico dell’ inizio del XX secolo.

Il Faro si distingue per il segnale costituito da luce bianca a gruppi di due ogni 12 secondi ed è sottoposto alla giurisdizione di Marisicilia (Autorità della Marina Militare).